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013 1970-05-09 London, Vanessa Redgrave

July 7, 2010
Londra, Vanessa Redgrave

Agl’inizi di maggio del 1970, quando abitavo a Londra, le notizie della guerra nel Viet Nam continuavano ad esser sempre in prima pagina, ed in particolare quella delle incursioni in Cambodia: escalation!

A Kent State in Ohio ci fu una grande dimostrazione studentesca che finì tragicamente: ci furono 4 morti.

Il sabato successivo, 9 maggio, anche a Londra ci fu una una grand’adunata contro la guerra a Trafalgar Square. Da li partì il corteo con l’obbiettivo di raggiungere l’ambasciata degli Stati Uniti in Grosvenor Square. I dimostranti non violenti, gridavano slogan ed innalzavano bandiere e cartelli di protesta. Io volevo far fotografie e li ho seguiti

La piazza era piena di poliziotti, che convoglivano la marcia su un lato della piazza, opposto all’ambasciata. I poliziotti disarmati si tenevano sottobraccio formando una catena umana. Io mi ero posizionato con la macchina fotografica proprio dietro di loro ed osservavo il corteo scorrere. Ad un certo punto sono arrivati i compagni con la bandiera rossa della IV Intenazionale Socialista (troskisti). Ne riconobbi alcuni ch’avevo incontrato al Troubadour in Old Brompton Road. Ad un grido convenuto il gruppo si lanció repentino contro i poliziotti rompendo la barriera umana, proprio dov’ero io. Poi si son messi a correre verso l’ambasciata, un proprio e vero assalto, mentre io mi son messo da parte. D’improvviso da una strada laterale sortì una compagnia di poliziotti a cavalli che al trotto si diresse verso i dimostranti avvanzanti. Panico, fuggi, fuggi generale. I cavalli son grandi ed il rumore degli zoccoli sul selciato fa paura. Son diventato sottile come un’ostia schiaccaindomi contro un muro e l’ondata mi é passata vicinissima. Son rimasto nel territorio dei poliziotti e quando hanno cercato d’arrestarmi ho detto ch’ero un fotografo e loro ci hanno creduto. E pensare che proprio i quiei giorni entro l’ambasciata c’erano i miei incartamenti per emigrare negli US.

Mi allontanai e girando un angolo mi trovai davanti a Vanessa Redgrave; politicamente attiva, anche lei era venuta alla dimostrazione. Mi misi a parlare con lei della situazione, fu cordiale ed amichevole, e scattai questa foto.

Tanto tempo dopo, una diecina d’anni fa, mia figlia Tanya, lei é fotografa per davvero a New York, sapendo che avrebbe fatto un servizio su Vanesse Redgrave, andó a frugare fra le mie scatole e miracolosamente trovó questa foto. Il giorno dell’incontro le chiese di firmarla e di scrivere una dedica per me.

“E questa da dove vien fuori?” le chiese. Tanya, che conosceva la storia, gliela raccontó.

“Allora quel giorno c’era anche tuo padre!” e firmó soddisfatta.

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