Io la parata della Festa della Repubblica non l’avevo mai vista, così quando facendo i conti mi accorsi che sarei stato a Roma proprio in quei giorni decisi di allungare il mio soggiorno per vederla. E fui contento, soddisfatto e fiero. Pochi anni prima, quando scopri che l’avevano eliminata, non potevo crederci, l’Italia era l’unico paese al mondo senza una festa nazionale, in compenso non son mai mancate quelle religiose. Si, sono sarcastico.
I questi ultimi giorni le forze della natura hanno ancora tragicamente colpito l’Italia con la perdita di vite umane ed incommensurabili danni. Si é subito discusso sull’opportunità o no di fare la parata militare a Roma ed alla fine il presidente Napolitano ha dato il suo consenso.
Questo diventa il mio dilemma: sono un italiano o sono un americano? Nei momenti di positivo ottimismo voglio credere che con la mia esperienza son riuscito ad accomunare il meglio delle due culture, per poi in altri momneti rendermi conto che non son piú un italiano senza esser diventato un americano, mi son perso per la via, anche se in tasca ho due passaporti.
Posso solo immaginare le sofferenze dei terremotati, di chi ha perso i propri cari, ma sono lontano e la realtà italiana mi sfugge. Sento gli echi di un momento economico difficilissimo ma in questo caso son lontano. e anche qui le cose non vanno bene. Io son lontano e vedo tutto con un binocolo ribaltato.
Per un Americano sarebbe impensabile l’idea di cancellare una celebrazione come The 4th of July con i fuochi d’artifico o Veteran Day (11 novembre) con tutte le parate militari. Queste sono per loro il simbolo dell’unità nazionale e la commemorazione delle forze armate. Dopo tutto ben mezzo milione d’americani son morti per mantenere The Union. Mi é stato ripetuto tante volte che proprio nei momenti piú tragici dobbiamo sentirci vicini per supere le difficoltà contingenti e che queste commemorazioni consolidano l’unione e riaffermano l’identità.
Se il tragico terremoto fosse accaduto il 20 dicembre sarebbe venuto in mente a nessuno l’idea di cancellare il Natale? Pensate che i francesi cancellerebbero la parata del XIV luglio e gli inglesi the Trouping the Colours in onore della regina? Lo dubito, lo dubito molto.