Quando ho pubblicato questa foto del Ceppo, che aveva anche un nome ed un cognome (Mario, non proprio, Foni), nel sito “Per chi ama Sansepolcro” ci sono stati molti interventi di tanti che l’hanno conosciuto. Grazie a tutti! Ce lo aveto fatto sentire vicino.
Ceppo era il figlio della Silvia e con lei aveva un negozio di fiori, e dato che commerciava anche in tartufi l’odore di questi permeava l’ambiente. Lui era l’unico che preparava corone di fiori al tartufo per i funerali.
Questa é un’antologia di alcuni commenti ricevuti che voglio conservare nel mio blog:
Luigi: I fiori non cogliteli dal greppo, ma comprateli da Ceppo.
Giovanni: Al ristorante chiese le tagliatelle: “Mi raccomando al dente!” e al cameriere che sorrideva avendo notato l’assenza di denti: “Sambudello! Che volivi che te li chiedessi ala gengiva?”
Rosanna: Poi non si chiamava Mario all’anagrafe era stato registrato come Luigi, parole dela sua sorella.
Cristina: Aveva decine e decine di cesti di vimini attaccati penzoloni dal soffito, entrò una signora e gli chiese se aveva un cestino di vimini e lui guardando in alto le rispose: me dispeci l’ho finiti !
Vania: Io amavo Ceppo… una persona di una bontà e dolcezza infinita, almeno con me . Lui mi regalava sempre un fiore quando passavo a trovarlo e io gli portavo qualche sughetto che apprezzava..e poi il mio primo gatto e’ stato un suo regalo ♥
Valentina: Alla mia mamma che non voleva comprarmi un pesce rosso per le fiere: “comprignine, tanto moiono!”
Simona: Ceppo era fratello di latte di mia nonna (precisamente della sorella più piccola). Amava i ravioli della nonna e quando lo invitavamo non diceva mai di no, per tutto il pranzo domenicale ci raccontava le sue storielle, compresa quella della dentiera… Che ridere!!!
Silvano: Grande giocatore di scala 40, è lui chi mi ha insegnato questo gioco quando si frequentava gli Sbalzati…
Marco: l’unico problema era ricordargli di mettere il cip al poker… se ne dimenticava sempre…da cui il detto: Mario metti il cip ogni volta che qualcuno si dimenticava di pagare la sua quota.
Giovanni: Alora: Ceppo e me sembra Dino ma ‘nso sicuro ordinano al ristorante:
“A me me porti prima le taglietalle pu’ la bistecca a lui prima la bistecca e pu’ le tagliatelle” Il cameriere: “ma non posso portare prima le tagliatelle e dopo la bistecca?” “Ma noe, c’emo ‘na dentiera sola, così facemo a turno per mangiere la bistecca.”
Franco: Credo di aver conosciuto molto bene Ceppo Nanni de la Silvia, se la giornata era grigia e buia con lui tornava il sole. Quando se ne e’ andato in silenzio senza disturbare nessuno come era nel suo stile ho pianto perche’ con lui se ne andava via la luce, l’allegria, il sapere stare assieme con semplicita’ e spensieratezza nonostante tutti i problemi da affrontare ogni giorno. Ciao Ceppo, rimarrai sempre nel mio cuore…
Bernardo: Sentita da Mario:”sono Lalla e vengo da Siena”…. “piacere Ceppo Sansepolcro”.
Giuliana: Lo ricordo bene anch’io completamente sdentato e con questi mazzi di fiori enormi da consegnare a domicilio! un personaggio connaturato nel paesaggio biturgense.
Giovanni: Sai che Ceppo era sempre con i cetti de la Borghesia Borghese e gli fu presentata questa ragazza carina ma un po’ come se dici con la puzza sotto il naso. Molto educatamente lei “Molto lieta Lalla da Siena” e Mario “Io Ceppo dal Borgo!”
Moh devo trovare una foto del suo grande amico Dino Pagelli.