Una 15 d’anni fa al Museum of Fine Art di Boston ci fu una mostra differente: “From the Basement of the Victoria & Albert Museum”. Diciamo che fu interessante e divertente. Avevano esposto svariati oggetti di dubbio valore artistico che in comune avevano solo il fatto d’essere stati esiliati nella cantina.
Ogni grande museo ha la sua “cantina” piena d’artefatti che non vedranno mai la luce; immaginate quella degli Uffizi. Ma perché non li vendono?
Entrando subito notai una gran foglia di fico di gesso in una bacheca. ma cos’era? Dopo aver letto la didascalia era impossibile non ridere.
Sin dal settecento gli inglesi hanno amato viaggiare in Italia, in particolare in Toscana e Firenze la loro destinazione preferita e ammirare le opere d’arte e quando era possibile comprarle. Ecco come Il Battesimo e La Natività di Piero della Francesca sono finiti a Londra. Non tutti si potevano permettere il lusso d’un tale viaggio e dato che non potevano comprar tutto, la soluzione più economica era quella di acquistare delle riproduzioni. Arrivarono a Londra degli artigiani fiorentini bravissimi nel creare copie di gesso dei capolavori più noti. E fecero fortuna.
Il David doveva essere il più richiesto, piaceva alle signore.
In una sale del V&A Museum sono state recentemente esposte alcuni di queste copie di gesso, forse erano in cantina. Fra queste ha ritrovato un momento di gloria una bella riproduzione del David, quella che nel 1857 traumatizzò la regina Vittoria in visita. Il presidente iraniano Rouhani in visita in Campidoglio fu protetto in anticipo, niente traumi. I responsabili che non lo avevano coperto, dopo essere stati severamente ammoniti, corsero subito da quel fiorentino che aveva riprodotto la statua per ordinare una foglia di fico adeguata a coprire il pisellino, diminutivo non casuale.
E la regina fu soddisfatta.
PS: ricordo simili riproduzioni di gesso d’opere classiche nel cortile della mia scuola elementare Edmondo de Amicis a Sansepolcro, fra queste il Ratto delle Sabine. Io ricordo un gran bel sedere, niente foglia, ce ne sarebbe voluta una di tabacco. La regina non era passata dalle mie parti.
Fausto Braganti
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