Archive for the ‘in giro per l’USA’ Category

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076 2016-12-02 Marblehead, oggi è venerdì, baccalà.

December 2, 2016
baccalà, importato dal Canada

baccalà, importato dal Canada

La mi’ mamma lo faceva alla livornese e mi piaceva tanto; questo succedeva sempre di venerdì. Allora non mi preoccupavo da dove venisse, so solo che veniva da lontano. Era salato, duro come una tavoletta di legno e bisognava metterlo a bagno il giorno prima per rammollirlo. Aveva dei grandi vantaggi, non andava a male, era buono e costava poco.

Non più! Ieri quando ho visto il prezzo di questo baccalà canadese al supermercato, ho fatto un paragone, era più caro delle aragoste. E pensare che l’Oceano Atlantico, che bagna questa costa del nord-est degli Stati Uniti, una volta ne era ricchissimo.

The Cod è la ragione perché esiste Marblehead. Infatti il primissimo insediamento fu quello di pescatori che dalla Cornovaglia traversarono l’oceano per venire a pescarlo. Molti diventarono ricchi.

La storia è lunga e ve la racconto un’altra volta a veglia, magari bevendo rum, uno dei prodotti collaterali della pesca del baccalà. 

Marblehead, 2 dicembre, 2016

 

Ho rpubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015. 

https://www.youtube.com/watch?v=Cuj_L36JYeQ

Il mio blog fotografico https://1dailyphoto.wordpress.com/

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075b 2016-09-11 della Robbia at Museum of Fine Arts di Boston (in English)

September 11, 2016
Coat of Arms of the Franciscan Order, Luca della Robbia the Younger(1525)

Coat of Arms of the Franciscan Order, Luca della Robbia the Younger(1525)

in italiano

Today I went to see an exhibition of works by the della Robbia family at the Museum of Fine Arts, in Boston: a unique opportunity on this side of the ocean.

I also realized that I knew very little about their works and their masterful technique, so innovative and then forgotten.  

There was a beautiful Resurrection that somehow reminded me of the one by Piero; the Resurgent Christ has his feet on the ground, to be exact on the sarcophagus. There was also a nice Saint Donatus of Arezzo. I wonder who sold it to Princeton University in 1921.

I recognized immediately the coat of arms of the Franciscan order with both hands with the stigmata in this 1525 medallion by Luca della Robbia the Younger. Pascale suggested to me to look carefully at those crossed hands. I did it and for the first time I realized: the anatomy of those hands is wrong. In that position you should see the back and not the palm of the hand.

Is there in all this any hidden meaning unknown to me? Maybe it’s just another miracle. 

Marblehead, 11 settembre 2015

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

 https://www.youtube.com/watch?v=Cuj_L36JYeQ

 

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075 2016-09-11 della Robbia al Museum of Fine Arts di Boston (in italiano)

September 11, 2016
Stemma dell'Ordine Francescano, Luca della Robbia il Giovane (1525)

Stemma dell’Ordine Francescano,                      Luca della Robbia il Giovane (1525)

in English

Oggi sono andato a vedere la mostra dei della Robbia al Museum of Fine Arts di Boston: un’occasione unica da questa parte dell’oceano.

Mi sono anche reso conto che sapevo ben poco su di loro e della loro magistrale tecnica, così innovativa e poi dimenticata.

C’era una bellissima Resurrezione che in qualche maniera mi ha ricordato quella di Piero, il Cristo Risorgente ha i piedi per terra, per l’esattezza sul sarcofago. C’era anche un bel San Donato d’Arezzo. Mi domando chi lo vendette a Princeton University nel 1921.

Ho riconosciuto subito lo stemma dell’Ordine Francescano con le due mani con le stigmate in questo medaglione di Luca della Robbia il Giovane del 1525. Pascale mi ha suggerito di guardare attentamente quelle mani incrociate, l’ho fatto e per la prima volta mi son reso conto: l’anatomia di quelle mani è sbagliata. In quella posizione si dovrebbe vedere il dorso e non la palma della mano.

C’è in tutto questo un significato recondito a me sconosciuto? Forse è solo un altro miracolo.

Marblehead, 11 settembre 2015

Ho pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015. 

https://www.youtube.com/watch?v=Cuj_L36JYeQ

 

 

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074 1986-05, l’Ercole di Piero, Boston, ovvero storia d’una spedizione rimandata

February 15, 2016
L'Ercole di Piero ed i due cospiratori

L’Ercole di Piero ed i due cospiratori

A prima vista direi che i due personaggi (Ivano e Fausto) sembrano abbastanza innocenti, due comuni turisti che vogliono essere immortalati con l’Ercole di Piero in un museo di Boston.

Infatti la complice fotografa segretamente scattò questa foto ed altre solo per poter poi studiare come l’affresco fosse attaccato la muro. In quel museo non era permesso fotografare. Fausto aveva scoperto che l’affresco era pesantissimo e fragile. Ma perché volevamo veder come era stato ancorato?  Semplice, era l’ora che Ercole tornasse a casa sua in via degli Aggiunti. I due stavano pianificando il viaggio di ritorno.

Ivano era sbarcato pochi giorni prima con un commando di uomini senza paura, mimetizzati da sbandieratori guidati dall’ardito Cagnarrino, pronti a tutto per vendicare l’onore oltraggiato: Ercole apparteneva al Borgo. Fausto era da tempo in loco, una talpa che si era intrufolata vivendo una normalissima vita per non dar nell’occhio. Fausto era uno “sleeper”. Un giorno arrivò una telefonata e un semplice “Arriviamo!” fu sufficiente per mettere in moto tutto il necessario per portare a termine la missione.

Gli eventi non furono favorevoli, ci furono intoppi imprevedibili, troppo lunghi da narrare in questa sede anche perché non vogliamo mettere a repentaglio, anche se son passati trent’anni, la vita di nessuno e tantomeno la reputazione delle studentesse che abitavano nel palazzo accanto al museo.

Vi dirò che i nostri eroi si consolarono con una gran bella cena a base di pesce, di ostriche e di lobsters. Il corpo di spedizione rientrò silenziosamente alla base, Fausto riprese il suo ruolo di “sleeper” rimanendo sempre in fremente attesa della prossima chiamata, prima che non si addormenti del tutto.

Marblehead, 15 febbraio 2015

Fausto Braganti 

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

Presentazione del mio libro M”Arcordo…

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073i 2016-02-01, Il Trionfo dell’Amnesia

February 1, 2016
Il Trionfo dell' Amnesia di Pascale Queval

Il Trionfo dell’ Amnesia di Pascale Queval

English

Vivere con Pascale non è noioso, spero che lei possa dire la stessa cosa a mio proposito.

Ed io? Mi coinvolgo anche se poi alla fine sono quello che mette il chiodo nel muro.

Questa volta si è cimentata in un’eterna battaglia e ce l’ha raccontata in una maniera nuova e apocalittica.

Non abbiamo scampo: l’Amnesia, la Demenza e Alzheimer, le tre orribili sorelle del 21simo secolo ci aspettano, implacabili. Queste tremende malattie cecamente colpiscono tutti, non fanno differenza fra ricchi e poveri, fra bianchi e neri, fra uomini e donne, come la peste del medioevo, senza pietà.

Pascale per questo lavoro ha trovato l’ispirazione nel dipinto (1592) “Il Trionfo della Morte” di Pieter Bruegel il Vecchio che ci getta nell’abisso della paura della Peste Nera dell’Europa Medioevale. Il Trionfo dell’Amnesia è una visione panoramica di quella che una volta era una terra amena e tranquilla che si è mutata in caos. Nel dipinto di Bruegel una falange di scheletri guidata dalla Morte stessa distrugge tutto al suo passaggio, il mondo non sarà più quello che conoscevamo. Non sappiamo da dove vengano queste creature mostruose ma sappiamo che ci divoreranno, sono implacabili. E noi abbiamo perso il controllo di tutto. Non ci sono argini che possano contenere l’attacco.

Amnesia, Demenza ed Alzheimer sono una costante terrificante minaccia che incute terrore nella nostra società. Se qualcuno non può ricordare un nome, un piccolo fatto della vita quotidiana, lo spettro di Alzheimer subito compare nella nostra mente, sembra aspettare al largo, pronto a sbarcare su quelle spiagge un tempo ubertose e tranquille. I granchi a ferro di cavallo sono stati chiamati anche fossili viventi, non si sono evoluti da 450 milioni di anni. Loro sono la nostra più vecchia memoria, i più antichi testimoni del nostro mondo ritornano per portarci via. Quei granchi addormentati si sveglieranno da quel sonno di 450 milioni di anni per riprenderci per annientare, per polverizzare la nostra identità, la nostra storia e tutto quello in cui noi basiamo le nostre certezze.

Alla fine saremo come King Lear, sconfitto, vecchio e pazzo, e nessuno udirà le nostre suppliche.

Marblehead, 1 febbraio 2016

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

presentazione del mio libro M’Arcordo… 

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073e 2016-02-01, The Triumph of Amnesia

February 1, 2016
The Triumph of Amnesia by Pascale Queval

The Triumph of Amnesia by Pascale Queval

Italiano

Living with Pascale is not boring, I hope that she can say the something about me. Her artistic projects are always creative and she capable to narrate and old story in a very new way.

And I? I get involved and I love it even if I am just the one who hummer the nail into the wall.

This time she confronted an eternal battle in a new apocalyptic way.

There is no escape from Amnesia, Dementia and Alzheimer’s, the three horrific sisters of our 21st century society. These diseases strike blindly everyone and anyone. They don’t discriminate between rich and poor, black and white, man and woman, just like the plague in the middle age, they touch all of us

Inspired by the 1562 painting The Triumph of Death, Pieter Bruegel the Elder’s took on the ever-present threat of Black Death in medieval Europe, The Triumph of Amnesia is the panoramic view of a once beautiful and peaceful land turned into chaos. In Bruegel’s painting an army of skeletons, led by Death itself, destroys the world as we know it. We don’t know where they come from but we know that they are taking all of us with them. We have absolutely no control on the situation. The invasion is unstoppable and systematic.

The fear of Amnesia, Dementia and Alzheimer’s is ever present in our society. If someone can’t remember a name or any other trivial everyday life fact, the specter of Alzheimer’s is immediately brought up. Alzheimer’s is in our mental landscape, waiting off shore for a full landing. Its horseshoe crabs, like armored cars will penetrate and infiltrate slowly our brain cells and destroy them. Horseshoe crabs are called living fossils because they haven’t evolved since their first appearance 450 million years ago. They are our oldest memory, the oldest witness of our world, coming to take us away. The dormant horseshoe crabs will resurface from their 450 million years ocean depth and claim our memories back, shredding into pieces our identity, our history, our relationships, and the solid facts we based our certitudes on.

We will be left like King Lear, defeated poor old fools, and our plea will remain unheard.

 Marblehead, 1 February 2016 

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

  Presentazione del Libro M’Arcordo…

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071 2015-11-11, Marblehead, la Grande Guerre del nonno di Pascale

November 11, 2015

 

Diorama de Charlemagne dans la Grande Guerre

Diorama de Charlemagne dans la Grande Guerre

A la onzieme heure du onzieme jour du onzieme mois de l’annee l’Armistice a ete signe a Compiegne. Ce fut la fin de la Grande Guerre. Les Allies et l’Allemagne ont trouve la paix, une paix qui n’a pas dure longtemps, mais qu’ils ont pu celebrer au moins durant une journee. L’Italie et l’Autriche avaient signe l’Armistice la semaine precedente, le 4 Novembre.

Je n’ai pas besoin d’un jour special pour comemorer la Grande Guerre, j’ai simplement besoin d’aller dans ma cuisine: Voici le diorama que Pascale a cree pour honorer la memoire de son grand-pere, Charlemagne, oui, c’etait son nom. Charlemagne fut gravemant blesse lors d’une attaque et laisse sur le champ de bataille comme mort. Mais plus tard une equipe de brancardiers allemands a decouvert qu’il etait en fait encore vivant, et l’a emmene a l’hopital.

Je me demande comment Charlemagne a appris que l’Armistice avait ete signe.

Apres avoir ete prisonnier pendant trois ans, Charlemagne est rentre chez lui, au Havre. Son frere Georges, n’est jamais rentre.

 

Alle ore 11 dell’11simo giorno dell’11simo mese l’Armistizio fu firmato a Compiègne, la Grande Guerre era finita. Gli Alleati e la Germania ritrovarono la pace, non durò molto ma almeno per quel giorno i vincitori celebrarono. L’Italia e l’Austria l’avevano fatto una settimana prima, 4 novembre.

Non ho bisogno d’un data speciale per ricordare la Grande Guerra, mi basta andare in cucina dove trovo questo diorama che Pascale realizzò per onorare la memoria di suo nonno Charlemagne, davvero si chiamava così. Lui fu gravemente ferito durante un attacco e fu dato per morto; fu salvato da dei barellanti tedeschi che dopo aver scoperto che era vivo lo trasportarono in uno dei loro ospedale.

Mi domando come Charlemagne prigioniero apprese la notizia dell’armistizio.

Dopo tre anni di prigionia ritornò a casa, a Le Havre. Suo fratello George non ritornò.

 

At the 11th hour of the 11th day of the 11th month the Armistice was signed at Compiègne. That was the end of the Great War. The Allies and Germany found peace which did not last long, but at least for a day they celebrated. Italy and Austria had signed it a week before, on November 4th.

I do not need any special day to be remind of the Great War, I just need to go in the kitchen where I find this diorama which Pascale created to honor the memory of her grandfather Charlemagne, yes it was his name. He was badly wounded during an attach and left on the ground, they thought he was dead. Then some German stretcher-bearers discovered that actually he was alive and they brought him to their hospital.

I am wondering how Charlemagne learned about the Armistice.

After being interned for three years went back home, to Le Havre. His brother George did not come back.

PS: commento di mia suocera Thérèse Auzou  (la figlia di Charlemagne, 93 anni, vive a Narbone) 

Tous les ans a cette heure là les cloches des, églises sonnaient, la corne à brume couvrait le tout, j’avais peur ! c’était au temps où l’on croyait ferme que jamais on ne reverrait cela!

Marblehead, 11 novembre 2015  

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…Storie Borghesi” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015. 

https://www.youtube.com/watch?v=Cuj_L36JYeQ

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001e 2001-02 New York, Twin Towers at WTC

September 11, 2015

 leggi in italiano

001 2001-02 New York, Twin Towers at WTC

I have been in the United States for more than forty years. I lived and worked mostly in Boston and in Washington and New York. I took many flights along the east coast, maybe too many, since when Eastern Airlines was still using Lockheed Electra.

I tried so many times to take pictures from the plane, who has not tried? The results are usually not good, not to say miserable.

On a very cold morning of February 2001, I took a flight from Boston to New York. The plane approached the city along the Hudson River to the Verrazano Bridge, then with a sharp turn to the left pointed north, flying over Brooklyn, toward La Guardia airport.

I was sitting near a window on the left side of the plane, the glass was clean, and by chance I had my camera. Miracle! I got a good one!

That morning I could never imagine what would have happen seven month later.

My friend Richard B. Ross was on board of American Airlines 11.

Richard's memorial

Richard’s memorial

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070 2015-06-25, Marblehead, “Buongiorno Federico!”

June 25, 2015
Federico da Montefeltro di Piero della Francesca.

Federico da Montefeltro di Piero della Francesca.

Questa mattina sono andato in biblioteca qui a Marblehead ed avevo tre borsoni pesanti pieni di libri da donare. In casa ci ne son sempre troppi, rischio d’essere sfrattato.

In questa nostra epoca di transizione dalla carta stampata al digitale sono in tanti quelli che vogliono alleggerire gli scaffali. Si portano i libri alla biblioteca, ce ne sono delle vere e proprie montagne, ed che ogni paio di mesi si organizza una svendita di tutti questi volumi ricevuti.

“Buon giorno Federico!”

Ecco chi mi aspettavo sopra una pila di scatole piene di libri. Non si è rigirato e non mi ha neanche risposto, vorrei tanto veder com’era dall’altra parte.

Federico spera di trovare una famiglia generosa che lo ospiti in un prossimo futuro, almeno per un po’.

 Marblehead, 25 giugno 2015

 

Il mio blog di memorie: M’Arcordo… http://biturgus.com/.

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che si trova in tutte le librerie a Sansepolcro

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069 2015-06-17, Marblehead, tramonto sul porto

June 19, 2015
tramoto sul porto di Marblehead

tramonto sul porto di Marblehead

Ero a cena con amici e proprio davanti a me avevo la veduta del porto di Marblehead. Il cielo era coperto e grigio. Quando ci hanno chiesto dove preferivamo accomodarci abbiamo scelto la sala, forse nella terrazza sarebbe stato un po’ fresco con il vento che veniva dal mare.

Ho già scritto su Marblehead dove abito io ed anche sul suo porto che cambia sempre a secondo della stagione e della luce del giorno.

Non voglio ripetermi, diciamo che questa foto è solo un’esperienza luminosa, mi son trovato al momento giusto nel luogo giusto, infatti…

Mentre mangiavo d’improvviso ho notato che un’ondata di luce, del sole al tramonto dietro alle mie spalle, ha tagliato fra le nubi ed ha colpito l’altra sponda del porto, the Neck. I raggi radenti illuminavano con toni dorati le case di fronte con riflessi nell’acqua e tutte quelle barche ne erano il perfetto corollario.

“Che luce!”

Ho esclamato, sapevo che era questione di minuti, dovevo catturarla. Son balzato in piedi, son corso nel terrazzo ed ho scattato 6 foto in sequenza che poi ho riattaccato assieme per creare un’immagina panoramica.

Eccola.

 

Marblehead, giugno 2015

 

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