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051 1966-03 Sansepolcro, Mangiamesse alle Fiere dei Fichi Secchi

April 1, 2014
Mangiamesse e i suoi fichi secchi

Mangiamesse e i suoi fichi secchi

Ma poi perché lo chiamavano Mangiamesse? Tutti lo conoscevano con questo soprannome, e forse lui stesso non si ricordava quale fosse quello vero. Un po’ come il nonno Barbino, se uno l’avesse chiamato Luigi di certo non si sarebbe rigirato.
Qualcuno mi disse che gli avevano appioppato quel nomignolo da ragazzo quando faceva il chierichetto nella chiesa di Sant’Agostino. Se la storia fosse vera di strada non ne aveva fatta tanta, la sua bancarella era proprio davanti alla porta della chiesa. Il suo negozio di frutta e verdura, ancora esiste ed i figli  han portato avanti la tradizione, era un po’ più su sulla destra. Per le Fiere piazzava un banchino nella Via Maestra all’angolo di Grigino, la posizione era strategica, tutti gli sarebbero passati davanti.
Nella foto, con in testa il suo immancabile basco e la moglie a fianco, sembra fumare. Di certo invitava ad alta voce i passanti a comprare la sua mercanzia di gran lunga la migliore. Ma da dove venivano i fichi in bella mostra? Sembrano mattoni.
L’ultima volta che son stato alle Fiere (5 anni fa) ho visto che proprio in quella zona ci sono ancora venditori di fichi secchi, quello con cui parlai era romagnolo. La tradizione continua. Ma sono loro i veri fondatori di Sansepolcro? Mi piace questa teoria.
Ancora peroro la causa di attaccare ai muri placche a ricordo di indimenticabili personaggi che hanno lasciato un’impronta a Sansepolcro, come quella con scritto “Rampa de la Mossida”. Ora ne propongo un’altra: “Angolo di Mangiamesse”. Io rispetto moltissimo Giordano Bruno che dà il nome alla via, ma poi penso che abbia bisogno di compagnia, anche lui qualche volta deve sorridere. In fondo era troppo serio, direi tetro.
Il mio blog di memorie M’Arcordo… http://www.biturgus.om

One comment

  1. commento di Marco Nofri:
    Mangiamesse si chiamava Gilberto Gilberti conosco queste poche cose perchè me le ha raccontate il mio babbo: aveva fatto il militare nel reggimento Nizza cavalleria lancieri di Montebello intitolato a Emanuele Filiberto detto testa di ferro (non il bischero attuale, ma un Savoia del 600 credo), assieme a mio zio Nofrio (quello che morì deportato ) Abitavamo in via Firenzuola davanti al suo negozio… e oltre ad essere buffo, simpatico, urlatore era una persona dolcissima, gentile e sempre disponibile verso tutti, suo figlio Enzo che non ne ha ereditato il fisico ha tutte le sue qualità. non amava che venisse chiamato così e quindi lo scrivo il meno possibile ma sai com’è al Borgo i soprannomi son soprannomi. era a suo modo religiosissimo ma gli ho sentito dire dei moccoli da record… il mio ricordo di Lui è quello di una bravissima persona



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