
035 1980-07 Quebec, la schiena alla finestra.
June 3, 2012“Ma chi é? La conosci?”
In tanti mi hanno fatto questa domando e la risposta é sempre stata la stessa ed anche con un certo tono di rammarico:
“Non so chi sia. E ho visto solo la schiena.”
Quella é stata l’unica volta che sono andato a la ville du Quebec ed ormai son passati tant’anni, ma le impressioni, direi le emozioni che provai in quell’afoso pomeriggio sono ancora vive.
Si quel giorno era caldo, può far caldo anche a Quebec che é conosciuto per i suoi lunghissimi inverni polari.
Mi piace camminare, camminare spesso senza meta e sempre, come quel pomeriggio, con la speranza di scoprire quello che non mi aspettavo. E fui accontentato.
Percorrevo le strade strette e deserte cercando refrigerio in ogni possibile ombra e all’improvviso mi parve d’esser fuori dalla realtà, ero in un altro luogo ed in un altro tempo. Non ero piú in Canada, potevo essere in piccola cittadina dans la France profonde e proiettato indietro nel tempo di almeno tre secoli.
E poi, traversando una piccola piazza, comparve lei o meglio la schiena di lei alla finestra d’una soffitta, ed in un balzo tornai nel presente. Mi fermai ad osservarla ed anche a lungo, inevitabile. Peccato di voyeurismo? Penso proprio di si e mi consolai scattando foto (Nikon F2AS, mm200).
“Ma chi é?” divenne la mia domanda. Volevo vederle il volto. Decisi ch’era bellissima, a scatola chiusa, avrei voluto essere io quello che abbracciandola avrebbe carezzato quella schiena che bruciava per il sole d’agosto. La breve consolazione della fantasia é che ti lascia libero d’immaginare quello che vuoi anche se poi spesso ti ritrovi con l’amarezza del niente.
In questo caso mi son rimaste le immagini, e la stessa gran curiosità inappagata.
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