h1

035 1978-4 Anghiari, ricordando Odilio Goretti.

June 4, 2012

Odilio Goretti

Solo questa mattina ho appreso della morte di Odilio Goretti, e son già passati diversi mesi. La notizia mi ha rattristato, era un vecchio amico. E l’ho appreso indirettamente leggendo del concerto dato in suo onore pochi giorni fa sutto le loggie del Palazzo delle Laudi, son certo che sarebbe stato contento.

Scattai questa foto ad Anghiari e non ricordo perchè c’ero andato, era una domenica mattina piena di sole, forse c’era una festa. Quando lo incontrai era tutto preso a scrivere delle note. Anche lui stava facendo foto e mi sembra di ricordare che aveva una macchina fotografica che veniva dall’est, sembrava una Leica. ma dove l’aveva trovata? Di certo era una sua maniera per sostenere il lavoro dei compagni lontani.

Odilio, fiero d’esser stato partigiano, era uno dei fondotori del Museo della Resistenza ed aveva raccolto la maggior parte del materiale esposto. Gli diedi quello che avevo, anche delle fascie mollettire e mi insegnò come si avvolgevano al polpaccio. Era stato lui che aveva trovato i due cannoni che una volta erano nel cortile del palazzo Aggiunti. Ed era anche lui uno di quelli che aveva allacciato l’amicizia con gli jugoslavi ch’erano stati prigionieri nel campo dei Renicci. Ho altre sue foto assieme ad un gruppo di reduci in visita venuti per onorare i caduti sepolti nel cimitero di Sansepolcro.

Odilio mi fece un regalo, un bel regalo e penso che fu proprio nell’occasione di quest’incontro che mi invitò a casa sua, abitava in via Mazzini. Aveva da poco acquistato dei mobili antichi, roba fine ottocento, ed in uno di questo aveva trovate svariate scatole di negativi di vetro. Lui sapeva del mio interesse nella fotografia e me li diede. Un gran bel regalo per me. Grazie Odilio!

Un paio d’anni fa lo incontrai per la Via Maestra e lo vidi molto invecchiato e col passo incerto, mi riconobbe e mi salutò colorosamente. Gli ricordai quel giorno ad Anghiari e della foto che gli avevo fatto. Non gli l’avevo mai mandata. Tornato a casa gliela spedii e lui mi rispose ringraziandomi, non m’ero scordato della promessa fatta ed era contento.

 

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s

%d bloggers like this: