Posts Tagged ‘calendario 2016’

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082 9 Calendario del Borgo 2016, luglio.

December 28, 2015

09 calendario luglioA Sansepolcro c’era una volta Parta del Castello, un’altra vittima della modernità. Era stretta ed entrando in Sansepolcro, dopo averla varcata c’era una specie di angusto passaggio fra due alti muri, e si arrivava ai resti d’una seconda porta interna, un tipico esempio di architettura militare medioevale. La foto dei baldi balilla, circa 1930, offre una rara immagine del complesso di porte visto dall’interno.

Mi pare inoltre che davanti alla Madonna delle Grazie ancora non ci siano gli scalini di travertino, che come diceva mio padre, “non c’entrano niente, non siamo mica a Roma.”

All’ultimo piano dell’edificio sopra l’Arco della Pesa e nella torre adiacente c’erano varie celle delle prigioni. Ricordo una sera nel dopoguerra quando uno dei prigionieri diede fuoco al pagliericcio, un denso fumo nero sortiva dalla finestra, e lui che urlava come un pazzo. Ma forse lo era.

Il lavori di ristrutturazione andarono avanti per anni, tanti. 

M’arcomando comprate il calendario, c’è una vasca da salvare. La prossima volta ch’artorno al Borgo la voglio arvedere al su’ posto, magari coi cocomeri al fresco, se è la stagione giusta

i quattro balilla e Porta del Castello vista dall'interno

i quattro balilla e Porta del Castello vista dall’interno

 Marblehead, 28 dicembre 2015

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

Presentazione del libro M’Arcordo…

 E questo è il sito dedicato al http://il-dottore-fotografo-alla-grande-guerra.com/

PS: ringrazio Piezzo Tricca per avermi prestato la foto dei balilla.

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079 7 Calendario del Borgo 2016, maggio.

December 19, 2015

07 calendario maggioIl numero di quelli che ricordano la Torre di Berta, che dalla piazza dominava Sansepolcro con tutta la sua gloria e storia, diventa sempre più sparuto. Ma la Torre non solo manca a loro che la videro, ma anche a noi che l’abbiamo conosciuta solo in fotografia.

La Torre è un simbolo che ci unisce anche se ne è solo rimasto il ricordo, ci deve essere uno spirito della Torre che si tramanda nelle generazioni.

Il confronto di queste due immagini ci fa capire quando grande sia il vuoto che il crollo della Torre ci ha lasciato. Cerchiamo di colmarlo con l’amore della memoria, ma non possiamo celare la malinconia che ci prende ed allo stesso tempo ci accomuna.

Sulla sinistra dell’immagine storica si vede la facciata del Duomo prima dei grandi lavori di restauro della fine degli anni trenta. Fu l’allora vescovo Pompeo Ghezzi che volle riportare il Duomo alla sua antica gloria romanica.

Ed ora una domanda per gli esperti, e so che fra i lettori ci sono, che vettura è quella?

 

M’arcomando comprate il calendario, c’è una vasca da salvare. La prossima volta ch’artorno al Borgo la voglio arvedere al su’ posto, magari coi cocomeri al fresco, se è la stagione giusta

 

Marblehead, 19 dicembre 2015

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.  

Presentazione del libro M’Arcordo… ed altri video

 

E questo è il sito dedicato al http://il-dottore-fotografo-alla-grande-guerra.com/

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078 Storia quasi sconosciuta della Vasca da Salvare, quella del Calendario del Borgo 2016.

December 18, 2015
Marcello ed Anita nella vasca da salvare

Marcello ed Anita nella vasca da salvare

Di certo ci saranno gli scettici che metteranno in dubbio non solo quello che vi dico, ma anche la veridicità della foto. Considerando l’ammontare di immagini ed informazioni che circolano nell’internet, spesso con numeri e statistiche esagerate, senza quasi mai indicarne la fonte, vi prego solo di aggiungere questa alla lista di quelle fasulle. Non vi chiederò di prendere alcuna drammatica decisione, eccetto una:

Comprate il Calendario!

Allora si dice che Fellini, 1959, seriamente prese in considerazione di utilizzare la nostra storica vasca, lui la chiamava fontana, per girare la memorabile scena di Marcello ed Anita. Fecero dei provini e la foto ne è la testimonianza. Nel copione originale ci doveva essere anche l’intervento dello Sceriffo che voleva che i due sortissero dalla vasca. La scena prevedeva una breve colluttazione fra Marcello e lo Sceriffo, quest’ultimo si rifiutò di far cadere nell’acqua l’amato cappello e il tutto venne cancellato. Fellini cambiò il copione e decise d’andare a Roma.

Il resto e come andò a finire lo sapete.

 Marblehead, 18 dicembre 2015

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Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che può essere acquistato nelle librerie di copertinaSansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 

Video della presentazione del libro M’Arcordo…  

E questo è il sito dedicato al http://il-dottore-fotografo-alla-grande-guerra.com/

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077 6 Calendario del Borgo 2016, aprile

December 17, 2015

06 calendario aprileFinalmente siamo arrivati in piazza Torre di Berta, ma oggi della torre c’è rimasto solo il nome. È il cuore di Sansepolcro, era il centro del castrum romano come suggerisce il prof. Benini? È anche, come l’ha definita Elena Giovagnini, “il ground zero de noaltri”. Almeno quella mattina di fine luglio 1944, quando fu fatta saltare in aria, non ci furono morti. Una pietra della torre volò fino a sfondare il tetto e si fermò sul nostro tavolo di cucina e noi si stava in via della Firenzuola 49.

Vittorio Emanuele II, che le aveva dato il nome, fu presto epurato.

Ho sentito varie storie di reduci che, tornando dalla guerra, rividero l’amato paese da lontano, ma era differente, tragico, mancava la torre. La loro gioia fu amareggiata.

La torre era molto più alta e fu mozzata, ma di meno delle altre e fu aggiunta la cella campanaria. Fino alla prima metà dell’ottocento non c’era una vera piazza, c’erano delle costruzioni che si addossavano su due o tre lati, poi abbattute.

Alla fine dell’ottocento ci furono dei benemeriti cittadini che volevano abbatterla, considerandola pericolosa e degradante. Quello fu un altro momento di “modernizzazione”, via tutto questo vecchiume medioevale! Avete mai visto una foto di com’era l’antica Bologna? Come San Gimignano, solo più grande; buttarono giù quasi tutto. E la cinta muraria di Firenze? E quella di Parigi?

Non ho memoria della torre ma solo della fontanella alla base e della mi’ mamma che mi faceva coppa con la mano per darmi da bere. Della foto storica ricordo solo la bacheca con gli annunci sull’angolo di sinistra. In piazza c’erano i negozi più prestigiosi e i balestrieri tiravano in piazza San Francesco o in piazza Garibaldi.

Nella torre si vede la placca di bronzo con il “Bollettino della Vittoria” che sopravvisse alla distruzione. Anche questo dovrebbe essere rilocata, magari nel cortile del Palazzo delle Laudi assieme alla quella del vecchio Monumento ai Caduti

M’arcomando comprate il calendario, c’è una vasca da salvare; penso che sia più semplice e fattibile della fortezza.  

Marblehead, 17 dicembre 2015

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 video della presntazione del libro M’Arcordo ed altri

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076 5 Calendario del Borgo 2016, marzo

December 16, 2015

05 calendario marzoCi si avvicina alla Piazza, nella foto storica si intravede la Torre di Berta.

Avete notato che spesso le persone in queste immagini antiche si mettevano in posa? Il fotografo arrivava con il treppiede, piazzava la macchina gigantesca col soffietto e poi si copriva con un panno nero per meglio mettere a fuoco l’immagine capovolta nel vetro smerigliato. Di certo gridava: non muovetevi! e tac! Tutti immortalati.

Conoscevo questa immagine e tante volte ho pensato: ma cosa avranno venduto nel bazar nella sinistra? Non c’era bisogno d’andare a Costantinopoli. Immagino doveva essere una bottega di chincaglieria varia, dove si doveva trovare un po’ di tutto.

La prima a destra. Ai miei tempi, era la pasticceria di Bruno (Fiordelli), dove ho passato la mia adolescenza, Sergio era il mio migliore amico. Poi passò al Chieli ed oggi è il K caffe.

Sulla destra si legge l’insegna di “Barbiere”, nel dopo guerra ce n’erano due. Quella d’Amerigo e quella di Dante, quest’ultima veniva ancora chiamata col nome del proprietario già morto. Ricordo anche quella di alimentari, nel palazzo d’Uguccione, di Bista Besi, quello dal nasone bitorzoluto e paonazzo, come quello del Riguccini, detto Pifera. Sopra la porta c’era l’insegna del Fernet Branca, quello amarissimo, con l’imperiale aquila che dominava il mondo, era bellissima. Il Sor Bista morì, un giorno afoso d’estate, bruciato nel suo letto. “Ecco cosa succede a chi va a letto col sigaro acceso” ammonimento del mi’ babbo a mio nonno.

Di fronte sulla sinistra c’era la farmacia Galardi. Mi è stato raccontato che il vecchio Dott. Livio che, seduto su una poltrona piazzata sulla via, controllava tutto e tutti o meglio tutte. Epici i suoi scherzi nei confronti di Cinchio, il ragazzo, anche quando era vecchio, di bottega nella barbieria di Dante. Dopo la farmacia c’era il negozio di calzature del Giambagli ed infine sull’angolo che dava sulla piazza la banca, che fu del tutto ricostruita nel dopo guerra, e di fronte la cartoleria di Bigiarino. Mi dissero anche che non voleva esser chiamato con quel soprannome.

M’arcomando comprate il calendario, c’è una vasca da salvare; penso che sia più semplice e fattibile della fortezza.

Marblehead, 16 dicembre 2015 

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075 4 Calendario del Borgo 2016, febbraio

December 15, 2015

04 calendario febbraioPassata la porta inizia la Via Maestra, altri preferiscono chiamarla il Corso. Dopo l’Unità e negli anni che seguirono molte strade furono ribattezzate e questa divenne Via XX Settembre, credo che ancora oggi sia solo il postino ad usare questo nome. Il nuovo clima politico dimostrò le sue tendenze anticlericale dedicando piazze e strade a Garibaldi, Mazzini e Giordano Bruno. Proprio all’angolo di quest’ultima c’era il Caffè Biturgia, anche se poi tutti lo chiamavano da Grigino. La famiglia Berghi lo gestiste da più di cent’anni, grazie Andrea per custodire tanta tradizione.

Per anni lungo il muro del caffè c’era l’edicola del Nicastro, lunga e stretta.

Passata via Luca Pacioli, il Fiorentino, si intravedeva in lontananza la Torre di Berta, già mozzata nel settecento dai fiorentini, ma è ancora imponente nella sua struttura, il vero simbolo di Sansepolcro, l’anima del Borgo.

Non riconosco le botteghe sulla destra della vecchia immagine. Io ricordo il Rosati che è ancora là, poi c’era Armando lattaio ed il Faffini che vendeva nastri e bottoni. Sotto la torre a destra, dove oggi c’è la Milena, c’era il magazzino di ferramenti e materiale per costruzioni di Corradino De Rosi, fermata obbligatoria del mi’ babbo, era il suo amico. Era un antro sempre scuro che mi intimidiva.

Chi si ricorda d’altro ce lo dica.

E m’arcomando comprate il calendario.

 

Marblehead, 15 dicembre 2015

 

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Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che può essere acquistato nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015

Presentazione del libro M’Arcordo…

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074 3 Calendario del Borgo 2016, gennaio

December 13, 2015

03 calendario gennaioPenso che l’immagine storica di Porta Fiorentina di Sansepolcro sia prima del 1920, infatti poi comparvero, come si vede in altre cartoline, varie insegne pubblicitarie attaccate alle mura.

Ecco dove era locata la famosa vasca. Con l’aiuto di tutti voi speriamo di riportarla proprio lì dopo un esilio di circa 60 anni. I cavalli, i muli stanchi ed altri animali assetati si fermavano a bere.

Entrando, subito sulla destra, c’era un maniscalco, pronto a ferrare i cavalli ed aggiustare carri e carrozze. L’ultimo in quella sede fu Ettore Caporali, che poi si trasferì, direi 1930, con altri nella piazzetta di Santa Chiara e li son rimasti fino agli anni ‘50

A sinistra credo che da sempre ci sia stata una locanda per i viaggiatori stanchi, come Gilberto Gobbi che ce la descrive nel suo libro di memorie. Sempre sulla sinistra dopo l’albergo c’erano delle trattorie. Poi a circa duecento metri sempre sulla sinistra c’era, poco prima del Caffè Appennino, l’Albergo Roma, questo fu chiuso durante la guerra, poi più avanti sulla destra il Fiorentino, un’istituzione. Ma dove dormì Aldous Huxley nel 1921-22?

So che fra di voi ci sono quelli che ne sanno più di me. Raccontatecelo.

Nella foto contemporanea si vede entrando sulla destra una nuova costruzione, antenne televisive ed una croce sopra il timpano di Sant’Agostino. Non riesco a capire se nella foto antica ci sia quella porta sulla destra, aperta sulle mura.

E m’arcomando ‘sto calendario deve essere nella casa d’ogni Borghese, vicino e lontano.  

Marblehead, 12 novembre 2015 

Il mio blog di memorie M’Arcordo… www.biturgus.com/

Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo… Storie Borghesi” che può essere acquistatocopertina nelle librerie di Sansepolcro. Questo è un breve filmato dell’inizio della presentazione del libro avvenuto nella sala consiliare (quella che io chiamo “sala del biliardo”) del Comune di Sansepolcro, 25 aprile 2015.

Presentazione del libro M’Arcordo…

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