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061a 1988-05 Sansepolcro, il linguaggio de Doriêno.

September 26, 2016
doriano

Doriano Alessandrini

 
Come ho già scritto in un’altra occasione, ogni volta che son tornato al Borgo la mia prima fermata d’obbligo era al negozio di Paolo Massi, e poi l’invitante aroma della tostatura del caffè che risaliva su per la strada era irresistibile. La visita successiva era alla Torrefazione di Doriano Alessandrini e degustavo un ottimo caffè.
Doriêno mi parlava sempre come se io non fossi mai andato via, come se mi avesse visto il giorno prima, e questo mi faceva molto piacere.
Ora quando arrivo al Borgo e non trovo ne’ Paolo e ne’ Doriêno e questo mi rattrista.
Doriêno non solo parlava in dialetto ma aveva un modo di gesticolare che rendeva i suoi messaggi ancora più chiari, non ti potevi sbagliare sulle sue intenzioni.
Questa è la mia interpretazione del massaggio di queste due foto
A sinistra “Ma sarì poco saleme! ‘n si venuto manco a vedere Elena de Troia!”
A destra “Ma levite dai c.. e miqui ‘n ci artornere!”
 
Aldo Dindelli produsse, diresse e ci diede un’epica interpretazione d’Elena di Troia, la tentatrice senza rivali. Aldo sapeva che il suo amico Dorièno sarebbe stato un Omero eccezionale, e così fu.
Fausto Braganti
Marblehead 27 settembre 2016
ftbraganti@verizon.net

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