
068 1974-04 Perù, Cuzco, manca lei.
October 24, 2015Questa immagine non è completa, manca lei.
Prima d’andare a Cuzco in Perù in tanti m’avevano ammonito:
“Attento all’altitudine!”
Appena arrivato in hotel mi fu servito una tazza di thè di coca. Forse fa proprio bene, non ebbi nessun problema.
A me piace camminare, esplorare senza un obbiettivo preciso, diciamo che vado a fiuto, come un cane e Cuzco era un posto ideale per queste mie peregrinazioni.
Un primo pomeriggio, le strade di Cuzco erano deserte, ho iniziato una di queste mie girate.
Questa è una lunga strada serrata da mura di pietre perfettamente squadrate ed incastrate, immutata da almeno 500 anni. Gli Incas erano abilissimi taglia pietre.
E poi d’improvviso comparve lei, lontana, al lato opposto della strada e camminando verso di me. Non c’era nessun altro, io e lei, con ogni passo la sua immagine diventava più chiara. I suoi capelli biondo rossastri, tanti, lunghi e pieni si muovevano ad ogni passo come fossero la criniera d’una giumenta. Non era peruviana. M’era sempre più vicina. Indossava dei lunghi pantaloni alla turca, abbondanti, stretti alla caviglia e di tulle trasparenti e pieni d’aria che mostravano le gambe lunghe e tornite. Calavano bassi sul ventre lasciando libero l’ombelico. Il seno abbondante rigurgitava in un corsetto stretto, ricamato, che a mala pena lo conteneva.
E lei mi guardava. Era bellissima. Mi è passata vicino, molto vicino, mi ha sorriso ed ha continuato per la sua via.
Ed io incantato mi son girato per seguirla fin quando è scomparsa alla fine della strada..
E non le feci neanche una foto, a parte il fatto che avevo solo un Istamatic!
Ma che forse fu solo un effetto ritardato dell’altitudine?
Marblehead, 3 settembre 2015 Il mio blog di momorie: M’Arcordo… http://biturgus.com/.
Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che si trova in tutte le librerie a Sacuinsepolcro.
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