
064 2010-08-04, Paris, Musée de l’Armée, la corazza sfondata
June 18, 201518 giugno, oggi è il duecentesimo anniversario della battaglia di Waterloo.
Il corazziere a cavallo napoleonico non seppe mai come andò a finire. Per lui, dopo che quella palla di cannone l’aveva preso in pieno, esser stato vincitore o vinto non aveva alcun significato.
Lui rimarrà un Cuirassier Inconnu. Non gli fecero nessun monumento, e non fu insignito della médaille de Sainte-Hélène, Quello che è certo è che ci fu chi attese invano il suo ritorno.
Lo posso immaginare nella prima ondata di una di quelle epiche cariche, spada sguainata, guidata del Marchal Ney, come descritte da Victor Hugo nei Miserables.
Hugo descrive anche il dopo della battaglia, le bande di “sciacalli” che aspettavano la fine per derubare i morti ed i feriti. Si parla di più di 50,000 caduti fra i due eserciti, di scarpe e di stivali ce n’erano tanti. La corazza sfondata non credo avesse alcun valore e forse proprio per questa fu lasciata sul campo con quello che rimaneva del corazziere.
Oggi è in una bacheca nel Musée de l’Armée, Hôtel des Invalides, a Parigi ed ancora desta sorpresa ed orrore.
Ma chi era quel corazziere? E chi fu l’inglese che accese quella miccia che fece volare quella palla? Continuo inutilmente a domandarmi.
Per me la storia non è un insieme di nomi e date, ma piuttosto un dramma in cui, in misura diversa, noi tutti siamo autori ed attori.
Scusate, la foto non è gran che, quella sala era scura ed i riflessi del vetro hanno complicato la messa a fuoco.
Marblehead, 18 giugno 2015
Il mio blog di momorie: M’Arcordo… http://biturgus.com/.
Ho recentemente pubblicato il libro “M’Arcordo…” che si trova in tutte le librerie a Sacuinsepolcro.
Leave a Reply