
062 2011-08-15 Saint Denis de Paris al Panthéon
April 11, 2015Il primo affresco sulla sinistra, entrando nel Panthéon, è quello di Saint Denis primo vescovo di Parigi che, dopo esser stato decapitato, raccoglie la sua testa. Ma questo non è niente, il bello viene dopo: infatti il martire prende la testa, se la mette sotto braccio e si fa una bella camminata d’una decina di chilometri, ma non è tutto. Nell’agiografia del santo infatti si narra che durante quel cammino continuò a parlare, anzi a predicare, invitando i fedeli alla penitenza. Alla fine decise di fermarsi e che era l’ora di morire. La piccola cappella che costruirono sul quel luogo divenne una gran basilica, cara ai re di Francia.
Certo con tali credenziali ebbe il posto assicurato come santo protettore di Parigi e di Francia, ma poi passò un po’ di moda, era troppo monarchico e la concorrenza di Giovanna d’Arco era incalzante. Ci misero un po’ per farla santa, 500 anni, ma poi lo fecero al momento giusto, c’era bisogno d’una santa patriottica, politicamente utile. Ai tempi di Saint Denis la “patrie” non esisteva e per essere precisi neanche ai tempi di Giovanna, ma sorvoliamo.
Tragicamente i martiri ci sono ancora oggi, basta guardarsi intorno, adesso son addirittura pubblicizzati (politicamente) in YouTube. Alla fine son sempre gli innocenti quelli che soffrono di più, di qualsiasi religioni essi siano. Dubito molto che diventeranno mai santi.
Tragicamente non abbiamo imparato niente dalla storia.
Marblehead, 11 aprile, 2015
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