
058 2014-10-15 Salem, l’indiana dorata alla finestra.
October 17, 2014Certe volte scopro che è difficile tradurre un termine da una lingua ad un’altra, anche perché ognuno di noi dà spesso un’interpretazione differente, soggettiva, alla parola. Difficile mettersi d’accordo sulla semantica.
Per esempio, camminando fra una sala e un’altra del Peabody Essex Museum, a Salem Massachusetts, ho casualmente rivisto una scultura d’una donna dorata che mostra le sue forme ben accentuate, sembra esserne orgogliosa. Anche se conoscevo quest’opera d’un artista indiano, l’avevo anche fotografata in un’altra sala una diecina d’anni fa, sono rimasto sorpreso di rivederla d’improvviso attraverso ben due finestre. Volevo sperare che fosse vera? Che l’avessi sorpresa mentre usciva dal bagno?
Forse.
Ma chi sono io? E con questa domanda arriva il dilemma della traduzione attraverso il filtro delle esperienze soggettive. In italiano sarei un “guardone” ovvero un vecchio zozzone che si nasconde dietro le siepi alle Cascine. In inglese un “peeping Tom”, che mi fa pensare ad un ragazzo che da dietro una cabina nella spiaggia ed attraverso un buco guarda una ragazza che si cambia. Infine in francese sarei un “voyeur”, questo mi piace di più, mi fa pensare ad uno che ammira le bellezze di chi sa che da qualche parte, seminascosto, c’è uno che la sta osservando, pronto a sortire.
Ma come si dirà in tedesco? Non lo so. E in russo? E così via…
https://1dailyphoto.wordpress.com/2010/08/26/017-2003-06-salem-peabody-essex-museum-la-donna-dorata/
Marblehead 17 ottobre, 2014
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E questo è il mio nuovo sito dedicato al http://il-dottore-fotografo-alla-grande-guerra.com/
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