
048 1966-02 Sansepolcro, Luigino e la Balilla al carnevale
February 10, 2014“C’era una volta Luigino e una Balilla…” fiaba meccanica, non un’arancia.
Luigino è uno di quelli che non ha bisogno del cognome: Luigino è Luigino e basta.
Quando ero ragazzo lui era gia grande e lo vedevo sempre, ovunque. In ogni evento, grande o piccolo che fosse, Luigino era di solito coinvolto se non addirittura parte dell’organizzazione e per questo l’ammiravo. E nella mia ammirazione non va sottovalutato il fatto che non mancavano mai delle belle ragazze.
Luigino era spesso l’animatore della festa, e lo faceva con sincera spontaneità che riusciva ad unir tutti nella gran risata.
Poi un giorno Luigino incontrà una Balilla e fu un amore a prima vista. Lei di amori ne aveva avuti tanti e si era quasi rassegnata ad una triste vecchiaia piena di acciacchi, solitaria e rugginosa, quando un giovane baldanzoso e fiero la prese per lo sterzo e le sussurrà:
“Non ti preoccupare, sei sempre bella, non lasciarti andare. Ti aiuterò a ritrovare il sorriso e la spensieratezza dei vent’anni. Assieme saremo felici.”
L’ultimo amoroso della Balilla era stato ingrato, non solo l’aveva spuderatamente condivisa con i suoi amici, scorrazzando per l’Europa dopo averla imbrattata con scritte come “noli mingere contra ventum” o “chiudete le ragazze in casa che s’arriva noi.” Umiliante.
Luigino sapeva cosa fare, la Balilla doveva ritrovare il sorriso, la gioia di vivere girando liberamente per le strade del mondo. Ci voleva un intervento drastico, una complessa operazione di chirurgia meccanica che, anche se dolorosa, diede degli ottimi risultati. Con l’aiuto d’una squadra d’esperti Luigino segò il tetto, divenne una decapottabile e poi ci volevano colori giovani e vivaci e non più quel nero da carro funebre,.
E cosi fu, e la loro sortita fu un trionfo ricolmo d’ammirazione ed avazioni come quel giorno del Carnevale del 1966 a Sansepolcro. Per l’occasione Luigino sfoggiò una quasi impaccabile marsina rossa con tanto di tuba in testa ed i calzoni con la banda rossa, come fosse un carabiniere.
Penso che Luigini sussurrò alla Balilla con un sorriso:
“Spero che tu sia felice, io ti amo, ed assieme conquisteremo il mondo!”
Leave a Reply