048 1971-01 New York, Moondog, il vichingo di 6th Avenue, ovvero io e Diane Arbus

Durante gli scavi archeologici fra le vecchie pellicole ho ritrovato quelle del mio primo e memorabile viaggio a New York, del gennaio del 1971.

Una città tutta da scoprire e ricordo d’aver camminato tantissimo in lungo e in largo. Ad ogni angolo trovavo una nuova scoperta. Ancora oggi, dopo tant’anni, Manhattan non ha smesso di sorprendermi, sempre pronta a rinnovarsi. Quella volta cercavo anche lavoro, senza gran successo. Non ero ancora totalmente depresso, ma quasi.

Camminando lungo la 6th Avenue, più o meno all’altezza della 53rd Street, mi sono imbattuto con questo strano personaggio, un vichingo con tanto di lancia seduto sul muretto immobile, sembrava una statua. Misterioso, ma chi era? Potevo solo fargli una foto.

Moondog, ecco il suo nome d’arte, ma ci ho messo più di quarant’anni per scoprirlo e per caso, solo quando ho anche scoperto che nel 1963 Diane Arbus l’aveva fotografato.

Si, sono presuntuoso, faccio un peccato di vanità, accoppiando la mia foto a quella della mitica Diane, ma lo faccio sorridendo. Lei si sarebbe suicidata dopo pochi mesi, ma non per questo.

Moondog era cieco. Era stato un compositore ed a suo tempo protagonista nella controcultura beatnick degli anni ‘50-‘60.

  

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