
042 1993-10 New York, Botero per Park Avenue
January 30, 2014E così Botero sbarcò in Park Avenue a New York. E considerando la mole delle sue opere fu certo un’impresa da non prendere alla leggera, da sottovalutare.
Un giorno, d’improvviso, mi ritrovai di fronte a tante statue di superciccioni, incluso un cavallone ed un uccellone e fui sorpreso. Le enormi sculture in bronzo eran state allineate lungo l’aiuola marciapiede centrale che fa da spartitraffico alle due corsie di Park Avenue e se ricordo bene coprivano un tratto d’una ventina d’isolati ed erano vicine al mio ufficio.
Dovevo essere uno dei pochi a non saper niente di questa mostra all’aria aperta e di tutte le polemiche che l’avevano preceduta. Infatti scoprii poi che c’era stata una grande opposizione di quelli che giudicavano le opere oscene, non adeguate all’eleganza di Park Avenue.
Conoscevo i dipinti di Botero dove i soggetti ritratti sono immacabilmente grassoni. Ma da dove gli sarà venuta quest’idea? Ma fino a quel giorno non sapevo che avesse prodotto anche delle statue. E che statue! Enormi!
Sapendo quanto era costato il Toro d’Arturo all’inizio di Broadway non era difficile immaginare che il prezzo della fusione di tali pezzi era elevato, era un prezzone. Ma poi dove l’aveva prodotte? Nella sua nativa Colombia? E infine il trasporto? Poi un giorno non c’erano più, ma dove le portarono? Tante domande e nessuna risposta.
Lascio ad ognuno, e non posso far altro, la libertà di giudicarlo.
A me piace.
Il mio blog di momorie: M’Arcordo… http://biturgus.com/
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