
044 1964-05 Stazione d’Arezzo, balestrieri in trasferta.
September 17, 2013
Nel maggio 1964, di certo grazie agli “agganci” di Alberto Droandi, i Balestrieri di Sansepolcro assieme agli Sbandieratori d’Arezzo, furono invitati alla Cavalcata Sarda a Sassari, Arezzo Roma in treno e poi in aereo da Roma ad Alghero, il primo volo per tutti noi,
Droandi, allora direttore dell’Ente Provinciale del Turismo d’Arezzo, aveva scoperto che i balestriere (Sansepolcro) e gli sbandieratori (Arezzo) assieme ben rappresentavano la provincia. In realtà non sarebbe stato facile portare in giro per il mondo i cavalieri ed il buratto della Giostra del Saracino.
Quelli erano ancora i tempi in cui quando si viaggiava era “d’obbligo” il vestito della domenica; era importante presentarsi bene, giacca e cravatta eran mandatori, come il fazzoletto bianco nel taschino. Era impensabile mettersi jeans od una tuta da ginnastica. Quando poi anni dopo sono entrato all’Alitalia, secondo i regolamenti interni, ho scoperto che c’era uno specifico regolamento di come vestirsi quando noi dipendenti si viaggiava, per gli uomini sempre giacca e cravatta e no jeans e per le donne era raccomandato di indossare la gonna. Questo regolamento per quanto ne sappia io era in vigore fino alla metà degli anni ’90.
Nel 1964 a Roma si poteva fare il check-in per volo direttamente alla Stazione Termini consegnando il bagaglio e prendere la carta d’imbarco; con l’autobus Alitalia poi s’andava a Fiumicino e si procedeva direttamente all’uscita per il volo, nessun controllo di sicurezza o presentazione di documento d’identità. Altri tempi.
da sinistra: Romero Parronchi, Beppe Giorni, Francesco Franceschini, Bruno Galardi, Leonardo Selvi, Umberto Selvi, Athos Chimenti.
Il mio blog di momorie: M’Arcordo… http://biturgus.com/
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