
038 1982-01-01 Sansepolcro, il frate e l’anno nuovo.
June 26, 2012L’ultimo dell’anno e poi il primo di quello dopo arrivano sempre con i rituali auguri. Con la fine di quello vecchio, in un momento di generale ottimismo, tutti assieme vogliamo sperare che il futuro ci porterà solo salute e felicità e tanto ci siamo anche soldi.
Penso che sia una tradizione antica anche quando l’anno non cominciava il primo di gennaio.
Quella mattina mi alzai presto e non ricordo se la sera prima ero andato a qualche festa o cenone, forse ero stato a casa con mia madre.
Cominciai a vagare, in compagnia dei miei pensieri, per le strade deserte di Sansepolcro, i festaioli avrebbero dormito fino a tardi.
Entrai nel cortile della chiesa di San Francesco, quello che per anni avevo visto dalle finestre del liceo. Come al solito feci il giro rituale sotto il porticato rileggento le vecchie lapidi tombali.
I miei pensieri correvano al futuro, ad un futuro molto prossimo: in meno di 48 ore mi sarei ritrovato seduto alla scrivania del mio nuovo ufficio a Washington, sarebbe stato l’inizio d’un altro capitolo della mia vita. Ero eccitato ed allo stesso tempo preoccupato; c’erano tante incognite alle quali ancora non avevo trovato risposte e tanto meno soluzioni.
Ritornando verso l’uscita vidi un frate, pensieroso. Ma quali saranno state le aspettative, le speranze d’un frate?
Si, fu per d’avvero un anno memorabile, ma come lo fu per il frate?
Il mio blog di momorie M’Arcordo… http://biturgus.com/
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