
036 1984-10 la Leopoldina toscana
June 13, 2012Questa volta non ricordo dove esattamente feci la foto. Eravamo andati al Borro, vicino a San Giustino Valdarno, per comprare vino. Era una giornata grigia e piovigginosa.
Amedeo d’Aosta era diventato un vignaiolo, ma certo lui non c’era a vendere il vino, questo era un lavoro del fattore della tenuta.
Giorgio mi assicurò che il vino era buono, un rosso toscano tradizionale, ed aveva ragione.
Lungo la strada del ritorno vidi questa casa colonica. Era tipica, un cubo con la torretta, la colombaia, ed a quel tempo abbandonata. Di certo c’è stato chi poi l’ha comprata, restaurata ed oggi vale milioni.
Ce ne sono tante in Toscana, e furono volute da Leopoldo, il granduca studioso ed illuminista. Lo stesso che abolì la pena di morte. Mi son sempre domandato come reagì quando seppe che la sorellina piccola, Maria Antonietta, era stata ghigliottinata.
La casa colonica seguiva uno schema semplice, al piano terra c’erano le stalle con gli animali, e se anche un certo odorino permeava sempre tutto l’ambiete, c’era il vantaggio del calore animale che stemperava gli inverni lunghi ed umidi. La famiglia in genere numerosa, c’era bisogno di tante braccia, si sistemava al secondo piano, e poi c’era la soffitta dal tetto basso per metterci le mele, altra frutta e l’uva d’appassire per fare il vinsanto ed infine la torre per i piccioni.
E niente gabinetto. Una tale sorgente di fertilizzante non doveva essere sprecata lungo un tubo e buttata via in un posto lontano.
Per i bisogni c’era la concimaia.
Questo il mio blog di memorie M’Arcordo… http://biturgus.com/
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