
031 2002-07 Mali, la gran moschea di fango di Djenné
May 12, 2012Il giorno di festa dei mussulmani é il venerdì ed i fedeli di questa foto stanno uscendo, il servizio religiose é finito. Fra loro c’é il nostro autista, ora si può ripertire. Noi eravamo rimasti fuori ad aspettare, agli infedeli come noi non é permesso entrare.
Il primo giorno, quando sian partiti da Bamaco per un viaggio di circa 600km per andare a Bandiagara nella terra dei Dogon, non sapevamo ancora che il nostro itinerario sarebbe stato interrotto tante volte dalla preghiera del nostro autista. E la prima volta fu una sorpresa e poi divenne quasi normale. D’improvviso fermò lungo il bordo della strada deserta in mezzo ad una campagna secca quasi desertica, e senza dir nulla scese, prese un tappetino dal baule ed una bottiglia d’acqua e dopo le abluzioni rituali controllò con la bussola la direzione giusta verso la Mecca, stese il tappeto e si mise a pregare con tutte le genoflessioni dovute con toccare la terra con la fronte. Il tutto fu veloce, forse meno di dieci minuti. Rimontò in macchina e ripartimmo. Nei giorni a venire, ripeté il rituale tante volte all’ora dovuta. Per quanto ne sappia tutte le cerimonie mussulmane sono brevi, inclusa quella solenne del venerdi a mezzogiorno.
Djenné e un’antica città sulla riva del fiume Bani, uno degli affluenti del Niger, e la sua gran moschea, una delle piú grandi strutture di fango al mondo, ha quasi 900 anni. Li se la possono permettere, piove così di rado.
Mi domando se faranno qualcosa per il Millenario, ma hanno almeno cent’anni per decidere.
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