
029 2001-02 Roma, piazza Colonna.
May 5, 2012Allora ero bravo: ogni giorno mi alzavo presto e doverosamente facevo delle grandi passeggiete almeno di mezz’ora e a passo veloce. Camminare per le vie deserte di Roma che si svegliava era certo di gran lunga piú stimolante che percorrere quelle di Marblehead, almeno per me.
Questa la feci al mattino del mio ultimo giorno a Roma e dopo poche ore sarei partito per tornare negli Stati Uniti. Era domenica mattina e la città era deserta.
Quella fu una settimana memorabile, e fino a pochi giorni prima inaspettata. La mia grande capa di New York era una delle organizzatrici d’un gran simposio e quasi all’ultimo momento decise di non partecipare. Non solo andai per sostituirla duranti gli incontri ma mi ritrovai alloggiato in un appartamento d’uno dei grand’albergo del centro. La luce dei tramonti romani s’infilava proprio su per via del Tritone fino al mio terrazzo che s’affaciava in piazza Barberini.
Grazie Rafaela, la tua fu un’attima idea di non andare!
Dopo poche ore dal mio arrivo rividi dopo tant’anni un’amica che m’era stata tanto cara ai tempi dell’università e fui contento. Credevo d’averla perduta per sempre.
Ora non faccio piú viaggi di questo genere, non mi invitano piú. Andare in pensione ha i suoi vantaggi, ma poi ci sono anche delle belle fregature, come questa per me. M’ero abituato male.
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