
021 2000-11, Boston, l’Ercole di Piero
September 17, 2010
Ecco dov’è arrivato l’Ercole di Piero, all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Questa signora dopo aver ereditato i soldi del padre e poi quelli del marito decise, verso la fine dell’ottocento, ch’era l’ora di farsi costruire un museo tutto suo.
Con l’aiuto di Berenson acquisì un Botticelli ed immagino che forse fu ancora lui che l’aiutò a trovare questo pezzo. Non so la storia ed anche se credo che non dovrebbe esser difficile ricostruirla non l’ho mai fatto.
Alcuni anni prima delle celebrazioni di Piero della Francesca del 1992 andai ad incontrare il direttore del museo ed a nome dell’amministrazione di Sansepolcro feci i primi soddaggi per vedere se sarebbero stati pronti a prestarcelo per riportarlo a casa per il periodo delle celebrazioni. Il direttore disse subito “no!” ed aggiunse due ragioni. Nel lascito originale con le regole imposte da Mrs. Gardner era specificato che nessuna opera poteva esser venduta o prestata. Poi aggiunse che in realtá l’affresco non era stato staccato a strappo, ma era stato rimosso assieme al muro di dietro ed era pesantissimo e fragile.
Lo so, la foto non è gran che. L’ho dovuta scattare di nascosto, in un momento in cui il custode guardava da un’altra parte. Ovunque ci son cartelli con scritto “No Photos”.
Una delle primissime cose che feci quando venni a Boston per la prima volta nel dicembre del 1969 fu quella d’andare a vedere l’Ercole. Fu una specie di pellegrinaggio. Scrissi in proposito un articolo per La Nazione.
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