
020 1979-03 London, Troubadour on Old Brompton Road
September 13, 2010
The Troubadour era un’istituzione. Lo scoprii per caso ai tempi che abitavo ad Earls Court, alla fine del ’68. Spesso, dopo che i pubs chiudevano alle 23:00, mi avviavo lungo Old Brompton Road per andare al Troubaour, era un caffé, quindi non doveva chiudere, infatti stava aperto tutta la notte, fino al mattino. Il sabato sera, nello scantinato, c’erano concerti di musica d’avanguardia e folcloristica. Inoltre con un vecchio proiettore offrivano vecchi film, in genere rivoluzionari.
Era un luogo di raduno di tanti di quelli che programmavano o aspettavano la rivoluzione, ma quale? C’erano quelli della 4rta Internazionale, ovvero i Troskisty, poi c’era un buon gruppo di sud-americani che volevano vendicare l’uccisione di Che Guevara; fra questi i più belligeranti erano quelli che dicevano esser amici e sostenitori dei Tupamaros. C’era un elemento che accomunava un po’ tutti: erano nemici non solo del sistema capitalista e della guerra in Viet Nam, ma anche dello Stalinismo e dell’Unione Sovietica, che secondo loro aveva tradito il marxismo. Giá allora ero convinto che se Karl Marx fosse potuto scendere dalla sua tomba, quella che dalla collina di Highgate domina tutta Londra, non sarebbe stato soddisfatto di tutti pseudo rivoluzionari. Li avrebbe definiti con disprezzo comunisti da caffé.
Anche se c’era una gran collezione di bricchi da caffé, non c’era nessuna macchina per fare un buon espresso o cappuccino. Preferivo prendere un té. Almeno quello gli inglesi lo sanno fare.
Poi sono andato a vivere da un’altra parte di Londra e poi me ne sono andato.
Quando di passaggio per Londra ci son ritornato. Sembrava che il tempo si fosse fermato al’68, ma non l’ultima volta nel 2003. C’era ancora la vetrina coi bricchi, ma all’interno era tutto cambiato, era diventato un ristorante elegante ed ho pagato il conto con la carta di credito. Il sistema capitalista é arrivato anche al Troubadour.
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