020 1966-06 Sansepolcro, la ninfa dell’Afra

la ninfa dell’Afra

In un antica leggenda si racconta che su per l’Afra, sopra il Gorgo del Ciliegio, viveva una ninfa, non era un’ondina e neanche una naiade. Non siamo in molti a ricordarne il nome, anzi credo proprio che son rimasto solo io.

La ninfa compariva all’improvviso e poi spariva e io continuavo ad illudermi che sarebbe rimasta, solo per me. Le più grandi menzogne le raccontiamo a noi stessi.

Come tutte le ninfe ammaliava i viandanti, prometteva ad ognuno eterno amore e la passione che li avvolgeva durava l’eternitá del momento, come se non ci fosse domani.

In quel momento senza fine la ninfa era sincera, anche lei credeva che il tempo si fosse fermato.

Ma poi sarebbe passato un altro viandante, si sarebbe fermato ammaliato dalle sue grazie; la passione del momento li avrebbe travolti ed anche lui avrebbe creduto che l’indomani non sarebbe mai venuto.

Ma immacabilmente arrivava, ed arrivó anche per me.

La mia storia con la ninfa fu tormentata e molto più lunga d’un momento, e proprio quando credevo che fosse finita, la ritrovai sulla riva d’un altro fiume, lontano molto più grande dall’Afra, e ancora una volta mi ammalió. E dopo questo nuovo momento, che volevo credere sarebbe durato un’eternitá, non rimase altro che l’amarezza, la solitudine ed il dolore. Ho traversato l’Atlantico per questa ragione? Per non incontrarla mai più? Non so, forse.

Fate attenzione o voi viandanti!