
014 1981-09 Sansepolcro, Celestino con la chiave.
July 11, 2010Celestino (Ghignoni) non ha bisogno del cognome, infatti anch’io, che lo conosco da sempre, ho avuto un momento d’incertezza ed ho dovuto chiedere. E questo per me é un gran complimento al personaggio.
In questa immagine sorridente colta mentre andava al lavoro ha il giornale, quasi di sicuro l’Unitá, ed in bella mostra la chiave con cui avrebbe aperto il museo. Gente da tutto il mondo sarebbe poi venuta a vedere il suo Piero. Era come se venissero ad ammirare un quadro in casa sua. Ed io ne ho la prova.
Alcuni anni dopo questa foto, forse nel 1988, durante una mia permanenza a Verona, fui invitato con altri a cena da un amico architetto. Ad un certo punto questi chiese l’attenzione di tutti e cominciò:
“Sappiate che Fausto é una persona importante, ed in particolare a Sansepolcro.
Alcune settimane fa una mattina sono arrivato al suo paese e guarda caso era il Primo Maggio. Ho scoperto che il Museo Comunale era chiuso, non avrei potuto vedere le opere di Piero della Francesca. Sconsolato mi sono avviato verso il Duomo e ho poi deciso di prendere un cappuccino al caffé di fronte.
Parlando col barrista ho menzionato il fatto del museo chiuso e che avrei dovuto ammettera al mio amico Fausto Braganti che ancora una volta non avevo visto l’opere di Piero. Incommesurabile lacuna nella cultura d’un architetto.
Un signore seduto ad un tavolino allora mi ha chiesto: <<Ma lei é un amico di Fausto Braganti? Quello che sta in America?>> alla mia risposta affermativa lui ha aggiunto: <<Aspetti qui, vado a casa a prendere la chiave. Torno subito.>>
É ricomparso dopo poco con la magica chiave ed io ho avuto una visita privata del Museo. Piero era tutto e solo per me. Quando ho chiesto di pagare il biglietto lui gentilissimo mi ha risposto: <<Faccia come se l’avessi invitato a casa mia, non si paga biglietto.>> ecco il potere di Fausto, fa aprire un museo chiuso anche da Baston! E pensate che maleducato sono stato io, non gli ho chiesto neanche come si chiamava! ”
Ero sorpreso ed allo stesso tempo contento della storia ed ho aggiunto:
“Tu non sai il nome, ora te lo dico io: di certo era Celestino.”
Ed ora concludo: grazie Celestino, ma che bella figura m’hai fatto fare!
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