011 1960-08 Sansepolcro, Castello di Montedoglio.

 

Castello di Montedoglio

Ecco quello che rimaneva del castello di Montedoglio 50 anni fa. Anche la pellicola della mia foto ha 50 anni, e si vede. Ci son tornato l’estate scorsa e da questo stesso punto si vede ben poco della vecchia struttura, é quasi tutto crollato o nascosto dalla vegetazione che ha invaso e coperto tutto; é praticamente inaccessibile e pericoloso.

Fu restaurato, crede negli anni venti, da un Buitoni. Allora la strada era buona e lui ci andava con l’Isotta Fraschini, guidata dall’autista naturalmente.

I tedeschi lo utilizzarono nell’estate del 1944 per la sua posizione strategica e prima di partire lo fecero saltar in aria. Loro avevano la mania di far saltar tutto in aria, anche quando non ce n’era bisogno. Ma quanta dinamite e tritolo avevano?

Non so come fu ma verso la metá degli anni ’50, fuori Porta Fiorentina, in un campo di Violino sotto il Piazzone, cominciarono a costruire un palazzo con tanti appartamenti e tutti lo chiamavano Montedoglio. Fu fatto con i fondi dei danni di guerra che sarebbero dovuti andare alla ricostruzione del castello? Non lo so.

E poi c’é Agnese di Castiglione di Fatalbecco, lei ha i capelli rossi, lei é bellissima e lei vive le sue avventure nella mia mente. Ho scritto cinque capitoli d’un libro non finito ed ho anche tracciato quasi per intero la trama della storia.

La sua vita avventurosa comincia proprio con la sua nascita nel 1341 nell’antico maniero di Castiglione di Fatalbecco (Montedoglio) e la porterá in giro per il mondo d’allora, da Roma ad Avignone, da Parigi a Venezia, ma sempre con delle puntate al suo luogo d’origine. È una specie di edizione femminile di James Bond del XIV secolo. L’elemento conduttore é la ricerca della polvere da sparo e le armi da fuoco, siamo agli albori dell’artiglieria. Chissá forse un giorno…