
011 1989-07 Nizza, il seno aristotelico.
June 28, 2010
Nel luglio del 1989 andai in vacanza nella Costa Azzurra, era la mia maniera per celebrare il Bicentenario, quello della Rivoluzione, anche s’ero in ritardo per celebrare il 14 luglio in Francia. La mia celebrazione fu a Cittá di Castello, per l’occasione gli amici l’Arcigola avevano organizzato un cena giacobina. A suo tempo anche Castello aveva avuto il suo momento rivoluzionario con la Repubblica Tifernate.
Un pomeriggio comminando lungo la Promenade des Angles a Nizza mi son messo a far delle foto a quelli che volano in cielo, sollevati in alto da un paracadute pieno d’aria, mentre son tirati da un motoscafo e poi si lasciano andare. Doveva esser bello riscendere lentamente sul mare.
Stavo in piedi sul muretto che sovrasta la spiaggia, quella sassosa, era un’ottima posizione per scattar foto, e mi sentivo soddisfatto, sapevo che ce ne sarebbero state delle buone.
Ma poi ci fu un’improvvisa, inaspettata rivelazione. Ricordate “La Scuola d’Atene” di Raffaello nelle Stanze Vaticane? Platone indica verso il cielo ed Aristotele verso terra. Bene, in poche parole la scuola aristotelica non si perde nel mondo dell’idee, bisogna esser concreti, bisogna guardare per terra, quella é la sola maniera per capire, per imparare.
E cosi faci io: smisi di guardere in cielo e guardai in basso, proprio sotto di me, sulla spiaggia a prendere il sole c’era lei. Non so il suo nome, ma so che lei era non era un’idea astratta, lei era reale. Non era l’eterno femminino, e qualcuno, fortunato, l’aveva di certo conosciuta solo per quel che era nella sua concretezza.
A me non rimaneva altro che fare una foto, almeno avevo la prova: quello era un seno aristotelico.
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