006 2002-07 Mali, Bananì nei Dogon

Mali, Banani nella terra dei Dogon

Massimo Carlotti é stato il primo che mi ha parlato della terra dei Dogon, nella parte orientale del Mali, ai bordi del Sahara, che implacabile continua ad avvanzare. Lui c’era stato.

Poi ho conosciuto Luciano Tosini. Mi sembra, ma non sicuro, che lui c’era andato con Pasolini che cercava un ambiente per un dei suoi film. Lui aveva anche un piccola collezione di statuette di bronzo, tipiche di quell’area.

Si, lo ammetto, sono invidioso di quelli che sono stati dove io non sono andato.

Poi ho conosciuto Pascale e quando abbiamo discusso la nostra prima vacanza assieme abbiamo optato per il Mali, anche perché avevamo degli amici a Bamako che ci avrebbero aiutato a pianificare il viaggio. Pascale, francese nata alla fine del periodo coloniale, aveva sempre sentito parlare di queste terre lontane e piene di mistero, e non era mai stata in Africa. Io avevo giá viaggiato in Etiopia ed in Kenya, per non parlare del Nord Africa.

Abbiamo camminato per tre giorni nella terra dei Dogon, lungo una catena di dirupi, una falese, da un villaggio ad un altro, con da un lato il deserto sempre più vicino e tanti baobab che ci facevano compagnia. L’ultima notte, prima di risalire la scogliera abbiamo dormito a Bananì sotto le stelle, solo con una zanzariera sopra di noi.