
002 1982-01 Washington, i pattinatori davanti all’Archivio Nazionale
May 25, 2010
Non ho mai imparato a pattinare e non posso dire che ci abbia provato molto.
Ci ho provato due volte, una con i pattini a rotelle al Borgo quando ero proprio piccino ed un’altra volta a Marblehead in un laghetto gelato. In tutti i due casi ho smesso subito. Non faceva per me.
Ho sempre ammirato, meglio dire sono stato invidioso di quelli che lo potevano fare, la loro naturalezza faceva sembrate che il tutto fosse cosi facile.
Quella domenica pomeriggio, ma forse era un sabato, all’inizio di gennaio era freddissima.
Da pochi giorni era arrivato a Washington ed avevo appena iniziato un nuovo lavoro, per la prima volta avevo un grande ufficio tutto per me. Avevo una brava segretaria di Montefiascone che sapeva dattilografare e stenografare in inglese ed in italiano. Sarei dovuto esser contento e soddisfatto, ma non lo ero. A casa, con il mio trasferimento, le cose non andavano bene e sentivo che sarebbero peggiorate, e peggiorarono.
Camminavo solo e malinconico lungo la Mall, e proprio davanti all’Archivio Nazionale mi incantai a guardare i pattinatori. Era come fossero in un quadro dell’olandase Avercamp. Loro sembravano felici. Ma perché io non sapevo pattinare? Ma perché non mi potevo unire a loro? Forse bastava saper pattinare per esser contenti.
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