003 2001-10 Palermo, catacombe dei Cappuccini,

  

2001-10 Palermo, catacombe dei Cappuccini

Nell’ottobre del 2001, mi son trovato a Palermo a lovorare nella produzione d’un documentario sulla Sicilia. 

Il produttore inglese del Travel Channel aveva ottenuto il permesso, dopo un sostanzioso pagamento, di filmare nelle catacombe dopo l’ora di chiusura.

Mentre gli ultimi visitatori si allontanavano abbiamo portato tutto l’equipaggiamento necessario. Io avevo la funzione di traduttore e di coordinatore delle richieste da fare ai frati che ci seguivano sempre, sembrava che avessino paura che noi fossimo ladri di mummie.

Poi mentre gli altri giravano il documentario ho avuto modo e tempo di vagare per conto mio, lungo i corridoi silenziosi e dalle parete coperte da cadaveri appesi, come fossero salami.

Ho trovato il posto orrendo ed offensivo alla memoria dei morti.

Mi sembra di ricordare che una delle opere di caritá che ci insegnavano da bambini era quella che diceva: “Seppellite i morti!” Ma come hanno giustificato per secoli questo rituale faraoinico? Sono cinico, qualcuno ci faceva soldi.

Se ne avessi l’autoritá chiuderei subito le catacombe al pubblico, cosi i frati non fanno più soldi vendendo biglietti ai curiosi dell’orrore. Anzi per esser più sicuro farei erigere un muro all’ingresso.

Alla fine di quella giornata non fui per niente soddisfatto di quello che avevo fatto, anch’io ero caduto nella trappola del macabro.